cos'è il crossover?

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TheIronSlash94
view post Posted on 28/7/2008, 08:13     +1   -1




In ambito musicale, crossover è un termine usato per descrivere materiale preso in prestito da più generi differenti, e la cui popolarità supera i confini convenzionali della musica e dei suoi stili.

Già nei primi anni del rock and roll, molte canzoni composte da musicisti afroamericani furono rivedute da artisti bianchi (tra cui Pat Boone) in toni e testi differenti. Queste cover ottennero popolarità presso una fetta più larga di pubblico. Gli artisti bianchi furono così accolti con più entusiasmo sulle stazioni radiofoniche.

Le canzoni di successo ascoltate da un pubblico insolito sono chiamate “crossovers”, poiché ricevono popolarità da una fascia di pubblico all’altra essendo "incroci" (traduzione letterale del termine “crossover”) di più stili musicali differenti.
Spesso il termine “crossover” – insieme a “crossover rock”, un po’ più appropriato - indica varie forme di heavy metal contaminato con altri stili musicali, nella fattispecie hip hop, punk rock, funk ed alternative rock.

A metà degli anni ottanta furono sperimentati i primi ibridi tra l'hardcore punk, versione più veloce e più aggressiva del punk rock (Dead Kennedys, Minor Threat, Negative Approach) e il thrash metal, con un ritmo anch'esso accelerato rispetto all'heavy metal tradizionale, oltre che influenzato dallo stesso hardcore punk (Metallica, Megadeth, Slayer, Anthrax).

Dalla fusione tra i due generi nacque il crossover thrash, i cui rappresentanti più noti negli Stati Uniti furono gruppi come Stormtroopers of Death, Suicidal Tendencies, Dirty Rotten Imbeciles, Nuclear Assault, Crumbsuckers, Hirax, Cryptic Slaughter, Method Of Destruction, e in Gran Bretagna Discharge, GBH, Broken Bones ed Exploited.

Spesso anche il metalcore puo venire classificato come un genere crossover rock, poiché si presenta come continuo del punk metal (con cui condivide le origini sia dal metal che dall'hardcore punk).

Il rapcore combina parti vocali e strumentali dell'hip hop con quelle del funk e di varie forme di rock, come punk e metal. Sorse tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta. A lanciarlo furono sia alcuni brani dei musicisti già ascritti al funk metal, anch'esso annoverato nell'ambito del crossover rock (linea 77,Red Hot Chili Peppers,Odio Su Tela, Fishbone, Beastie Boys, Faith No More, Urban Dance Squad, Primus, Rollins Band, Rage Against the Machine, TerzoLivello, Living Colour), sia singoli come "Walk This Way" di Aerosmith e Run DMC (1986) e "Bring The Noise" di Anthrax e Public Enemy (1991).

Funk metal, punk metal e rapcore avrebbero in seguito fortemente ispirato il movimento nu metal, emerso negli anni successivi soprattutto in California (Stati Uniti) e che ne rappresenta l'evoluzione naturale se non l'estremizzazione.

Tuttavia il crossover come commistione di generi ha una tradizione più lunga e, contrariamente a quanto si pensa, non si ferma al metal contaminato. I Deep Purple, per esempio, pubblicarono Concerto for Group and Orchestra (1969) e Gemini Suite Live (1970), in cui ibridavano hard rock e musica classica. Nel 1970 anche Alan Stivell iniziò a creare musica “incrociando” più stili e culture. Intorno agli anni settanta molti altri artisti, tra cui Frank Zappa, sperimentarono ibridi tra musica classica e pop.

Altre forme di crossover sono parte integrante della fusion, soprattutto jazz fusion e celtic fusion, che mescolano jazz e musica celtica con altri stili
 
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U.V.
view post Posted on 9/10/2008, 09:32     +1   -1




Io ho suonato da spalla ai GBH col mio vecchio gruppo punk!!! ahahah Troppo matti!!
 
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view post Posted on 12/4/2024, 09:48     +1   -1

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Ciao, faccio un pò di pubblicità al mio libro.
E' uscito in questi giorni, per la Bertoni Editore, il terzo libro di Francesco Andrea Brunale dal titolo "99% Crossover".
"99% Crossover" è un lunghissimo viaggio all’interno della contaminazione. In questo libro sono stati recensiti ben novantanove album appartenenti ad un genere così vasto come il crossover. La fusione di generi, malvista da molti puristi, è, invece, una vera e propria miniera d’oro, perché consente di scoprire tante sfaccettature di una stessa medaglia (la MUSICA). L’incontro di generi, anche tra i più disparati tra loro, è stato fondamentale per la genesi di veri e propri capolavori che sono diventati immortali ed hanno resistito al normale passare del tempo. Dai Living Colour, ai Beastie Boys, passando per i Faith No More sino ai seminali Fishbone, si è cercato di analizzare degli album che hanno lasciato il segno nella storia della musica. Ci sono all’interno del libro anche tanti nomi sconosciuti al grande pubblico e l’obiettivo di questo testo è proprio quello di (ri)scoprire la bravura di artisti che non hanno avuto la fortuna di diventare famosi e che sono rimasti circoscritti nel limbo di un dorato anonimato. Il numero 99, riportato nel titolo della pubblicazione, non è casuale. Il crossover è, senza dubbio, un “genere” imperfetto e questa sua particolare incompletezza consentirà al lettore di poter inserire a suo piacimento un disco, chiaramente non presente nel testo, per arrivare al numero tondo (100).
 
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2 replies since 28/7/2008, 08:13   3077 views
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