Anno di uscita: 2012
TRACKLIST:
1. Alphabet
2. Dead City
3. Sick
4. Don’t Move
5. Nil
6. Don’t Look at Me
7. Not Sleeping
8. Another Bed
9. Kill it in the Morning
Genere:
Indie Rock/Post-Punk
Line Up:
James Graham - Voce
Andy MacFarlane - Chitarra
Craig Orzel - Basso
Mark Devine - Batteria
Label: Fat CatIl 2012 vede l'uscita dell'atteso terzo full length per gli indie-rockers scozzezi The Twilight Sad, dopo il trascurabile debut ("
Fourteen Autumns & Fifteen Winters") e il riuscito (e tanto criticato) seguito, "
Forget the Night Ahead", in cui la band suonava un rock marcato da chitarroni sporchi. Il terzo capitolo "
No One Can Ever Know" si dimostra ancora una volta diverso dai precedenti.
Nei nove brani del disco, in effetti, può essere avvertita una nuova linfa nella musica della band. Meno chitarre shoegaze, molti più synth che di fatto esaltano la melodia, prendendo spunto da gruppi come Depeche Mode: non troveremo più brani monotoni come quelli dei primi due album, ma molti pezzi ben elaborati che fanno la loro figura in tutta l'opera. Forse è questa la ragione principale della riuscita di questo disco.
Oltre a ciò, sono evidentissime le citazioni a gruppi post-punk come i Cabaret Voltaire, i Public Image Ltd. e addirittura i Joy Division. La seconda traccia, "
Dead City" (una tra le migliori, tra l'altro), testimonia quanto il gruppo si sia lasciato influenzare dalla prima ondata post-punk, inserendosi definitivamente nel genere a metà tra indie rock e post-punk, con tanto di passaggi simili a quelli della famosa band di Ian Curtis, meno gothic ma più dark.
Un altro aspetto da evidenziare è sicuramente l'assenza di melodie facilmente orecchiabili, anche se, come detto in precedenza, l'inserimento dei sintetizzatori ha levigato le caratteristiche della loro musica. Molti pezzi non sono memorizzabili fin dal primo ascolto, specialmente gli ultimi, ma dopo un po' di pazienza l'ascoltatore riuscirà a cogliere appieno tutte le canzoni.
Risulta particolare il modo in cui sono usati i sintetizzatori, appunto, dando al disco un'influenza synth-rock. Inoltre è da sottolineare la prova del cantante James Graham che offre una performance davvero ottima, forse la migliore con i The Twilight Sad: la sua voce calda ma nello stesso tempo decisa è ormai l'elemento che più caratterizza la band. Anche gli altri musicisti offrono una buona prova, dai bassi talvolta distorti, talvolta pulsanti, batteria sempre precisa e chitarra che esegue ottime parti, restando comunque sempre nell'ombra, quasi a non voler rompere le atmosfere di tensione che caratterizzano gran parte dei brani.
Uno dei difetti evidenziabili, però, è l'assenza di un brano chiave, un pezzo che risulti più bello degli altri: questa è sicuramente un'arma a doppio taglio, perché se da un lato il disco risulta più omogeneo, dall'altro non contribuisce a dare una vera "cima" alle composizioni dei Twilight Sad. Nonostante questo, e qualche episodio non particolarmente riuscito (il singolo "
Not Sleeping"), si può comunque affermare che "
No One Ever Know" sia un album bello, piacevole e soprattutto suonato con personalità, cosa abbastanza difficile, con i tempi che corrono. I Twilight Sad hanno sfornato la loro opera migliore: è iniziato il periodo della maturità.
Voto: Edited by Perennial Quest - 13/4/2012, 23:25